PROLETARY VSECH ZEMI ODEJDETE
( ovvero: proletari di tutte le nazioni andatevene (probabilmente a casa) )
Settimana scorsa ho visto in extremis (oggi chiude) la mostra di Joseph Koudelka sulla invasione di Praga del 1968. Mostra stupenda, non solo perche' le foto straripavano di quel sentimento di orgoglio Ceco tipico di una popolazione che ha navigato nella cultura per secoli, ma anche perche' Joseph non era un reporter, ma bensi un fotografo di scena.
Alcune foto sono talmente cariche dei sentimenti dei protagonisti da sembrare scattate sul set di un film: il film della storia del '900.
La realta' della cronaca di allora, ormai storia, contrasta terribilmente con l'conografia classica dei paesi dell' Est, che a me continua a piacere (non tutta ovviamente).
Questa di Budapest, potrebbe intitolarsi "il sacrificio della maestrina che spinta dal senso del dovere protegge con il proprio corpo i figli della patria", ma chissa' cosa voleva significare.
Fatemi sapere se vi piace il genere, altrimenti passso alle foto dei cimiteri che sono un'altra delle mie passioni.
Ripresa digitale Nikon D50
Versione corretta con gli accenti giusti della scritta citata nel titolo
(ripresa con telefonino Sony Ericsson)
i cimiteri mi incantavano da piccola, attualmente un po' meno
RispondiElimina:-)
saluti :)
Mi piace da matti l'estetica razionalista. Qui in italia abbiamo alcune piazze e palazzi bellissimi del Piacentini
RispondiElimina(marcellopiacentini)